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Fondazione Palazzo Ducale Genova

BIOGRAFIA DI EDWARD NEILL

Edward Neill, critico musicale, nato a Firenze nel 1929 è vissuto e ha operato a Genova dove ha svolto i propri studi sotto la guida del maestro Mario Moretti.
Lo studioso, formatosi nell’approfondimento del teatro del tardo Ottocento mitteleuropeo, si è dedicato a Paganini e alla cultura popolare ligure poiché da sempre è stato attratto da “ciò che si cela nel cono d’ombra delle ribalte ufficiali”; non è quindi a caso che nel 1959 fondò l’Associazione Italiana “A. Bruckner” per promuovere la conoscenza in Italia del trascurato Bruckner e in seguito scrisse e parlò di autori defilati – o contestati – come Ilolst, Nielsen, Skrjabin, Berwald, Elgar, Reger, Busoni, Britten, Nastassjevich, Roussel, dell’antico operismo inglese, di quello scandinavo, ecc.
Nel 1972 figura tra i soci fondatori dell’Istituto di Studi Paganiniani e da altrettanto tempo si interessa di etnomusicologia tanto che, con Diego Carpitella e Roberto Leydi, ha fondato la Società Italiana di Etnomusicologia (1974), di cui è stato segretario per otto anni. Nel 1983, dato l’interesse per la cultura ligure, fonda l’Istituto Demologico Ligure, di cui è direttore scientifico. Da tempo Edward Neill è annoverato tra i massimi studiosi di Paganini e i sei libri da lui dedicati al genio del violino risultano tra i più citati in questo campo.
Ha collaborato al terzo programma radiofonico della RAI con cicli di trasmissione su Britten, Paganini, Saint-Saens, Stradella e la musica degli Stati Uniti. Sempre per la RAI (Rete 1 radiofonica e sede regionale) ha curato alcuni cicli di trasmissioni. È autore di oltre un centinaio di saggi e articoli sulla musica inglese e scandinava del Novecento. Inoltre varie realizzazioni discografiche e filmiche da lui firmate, riguardanti le tradizioni liguri, hanno trionfato in rassegne specializzate.
Nonostante la notorietà raggiunta, Edward Neill è rimasto comunque molto legato a Genova, sua città adottiva, tanto che il suo caratteristico e genovesissimo studio si trova in via S. Luca, nel cuore del centro storico. Proprio il suo studio è stato meta per anni di musicisti, musicologi, troupe cinematografiche e televisive (italiani e stranieri), che volevano informarsi su aspetti appartati e talora appartatissimi dei “casi della musica”; Neill ha sempre accolto tutti, interlocutore cordialissimo rigoroso e sapiente, mettendo a loro disposizione, con sorridente ironia, il proprio operoso isolamento subissato di libri, preziose partiture e registrazioni. L’ennesimo gioiello, gelosamente nascosto, della vita musicale e culturale di Genova di cui Neill è stato amato cittadino.
Il Comune di Genova gli ha attribuito il Grifo d’Oro nell’ottobre 2000.
Edward Neill è morto nella sua Genova il 15 maggio 2001.

PROGRAMMA DI SALA :

1- Amo peceninetto (Tradizionale)
Questa “Canzone ricca di suggestioni elegiache… uno dei pochi documenti cantati in cui viene citato il mare come elemento drammatico” è stata appresa dalla voce di Bianca Oddone di Imperia/Oneglia in una registrazione del Prof. E. Neill (Tradizioni popolari dell’imperiese – Dynamic ET200)

2- N. Paganini Cantabile in Re magg. nella versione per violino e chitarra
“Si tratta, in ogni caso, di una delle composizioni che meglio esemplificano l’innata propensione del violinista genovese per la cantabilità quale risulta specialmente dagli Adagio di tante sue opere strumentali come i Concerti” (E. Neill)

3- Battilin e battilann-a e Suittu (testo tradizionale – musica R. Bagnasco)
Filastrocca dei contrari di origine molto antica, la prima testimonianza risale al ‘400, “Codice Laurentiano”. A Genova era utilizzata dai bambini per il gioco del “saltacavallo” (E. Neill in Canti popolari di Liguria vol 1 – Albatros)

4- N. Paganini dai Divertimenti Carnevaleschi Nº1 La Monferrina per due violini e violoncello (*)

5- Lanterna de Zena (Tradizionale)
Uno dei più antichi canti liguri: tratto da una registrazione pubblicata in Canti popolari di Liguria vol 1 – Albatros, a cura di E. Neill

6- N. Paganini dai Divertimenti Carnevaleschi Nº 4 Valzer per due violini e violoncello (*)

7- Rondaninn-a teito a teito / Polka della Neve (testo tradizionale – musica R. Bagnasco)
Filastrocca che sfocia in una sorta di orazione: è stata musicata traendo spunto da motivi di campane: i campanari liguri sono stati personaggi determinanti nel mantenere vivo un vasto repertorio di musiche popolari. (E. Neill in Tradizioni popolari della Val Polcevera – Dynamic)

8- N. Paganini dai Divertimenti Carnevaleschi Nº 5 English country dances with variations per due violini e violoncello (*)

9- Ghe n’ea de tre figgette (Tradizionale – musica R. Bagnasco)
Ballata che viene presentata attraverso la composizione di tre differenti versioni raccolte dal Prof. E. Neill in Genova e provincia, riconoscibili attraverso il diverso andamento melodico

10- Perigoldino (N. Paganini) Perigordin (Tradizionale)
N. Paganini utilizzº in più occasioni il Perigordino, ballo popolare in uso alla sua epoca. Nella proposizione odierna le due variazioni si sovrappongono al tema. Il Perigordin proviene da una registrazione pubblicata in Canti popolari della Vecchia Genova a cura di E. Neill ed A. Schmuckher (vol I – Etnofon 1972)

(*) E. Neill, in riferimento ai Divertimenti Carnevaleschi, ha scritto:
“Nel trattare queste semplici melodie che non si prestavano allo sviluppo in senso ‘sonatistico’, Paganini, con un colpo di genio, ricorse alla forma della variazione, perché nessun canto popolare può trovare una naturale iterazione se non nella variazione”

Esecutori:
Gruppo di musica popolare tradizionale “La Rionda” (Roberto Bagnasco, Fulvio Bergaglio, Loris e Manrico Cosso, Giuseppe Laruccia, Max Manfredi, Laura Parodi, Claudio Rolandi);
violinisti Loris e Manrico Cosso, violoncellista Alberto Pisani; chitarrista Fulvio Bergaglio

Interventi di
Anna Castellano (Assessore alla Comunicazione e Promozione della Città)
e Claudio Tempo (critico musicale)

Luigi Dallapiccola: Sonatina Canonica in mi b magg. su Capricci di N. Paganini
Pianista Francesco Cipolletta

Paganini – Schumann: Capricci Nº13 e Nº20
Robert Schumann: Intermezzo dalla Sonata FAE
Bela Bartok: dalle Danze Rumene: Nº4, Nº5, Nº6

Esecutori:
violinista Paola Tumeo; pianista Francesco Cipolletta

Interventi di
Victor Balestreri (Direttore RAI Regionale per la Liguria);
Arnaldo Bagnasco (Presidente Palazzo Ducale)
Proiezione del documentario “Trallalero”, testo di Edward Neill e regia di Renzo Trotta, prodotto dalla RAI per la Liguria