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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Il messaggio di pace e il pathos della guerra nelle tradizioni e nelle correnti islamiche: la proposta di Jawdat Said
lunedì 30 gennaio 2023 ore 18, Sala del Maggior Consiglio

Il 30 gennaio 2022 moriva a Istanbul il predicatore siriano di origine circassa Jawdat Said, noto per la sua interpretazione pacifista dell’Islam. Nel primo anniversario della sua scomparsa, presenterò alcuni elementi della sua riflessione, situandoli all’interno della varietà di interpretazioni che l’istituto del jihad ha generato nel corso dei secoli: guerra offensiva e di conquista, guerra difensiva, militanza spirituale, lotta di liberazione.

Martino Diez è direttore scientifico della Fondazione Internazionale Oasis e Professore associato di lingua e letteratura araba presso l’Università Cattolica di Milano. Da gennaio a luglio 2019 è stato visiting member all’Institute for Advanced Study di Princeton – School of Historical Studies.
Tra le sue pubblicazioni: Introduzione alla lingua araba. Origini, storia e attualità, Vita e Pensiero, Milano 2018 (prima edizione 2012), Abû l-‘Alâ’ al-Ma‘arrî, L’epistola del perdono. Il viaggio nell’Aldilà, Einaudi, Torino 2011, Abû t-Tayyib al-Mutanabbî, L’emiro e il suo profeta. Odi in onore di Sayf ad-Dawla al-Hamdani, Ariele, Milano 2009 e Georges Anawati, L’ultimo dialogo. La mia vita incontro all’Islam, Marcianum Press, Venezia 2010. Dirige la collana elettronica Meticciati (Marsilio), per cui ha curato, insieme ad Andrea Plebani, il volume La galassia fondamentalista tra jihad armato e partecipazione politica (Venezia 2015).


Ciclo di incontri Le religioni e le filosofie. Di fronte alla guerra e sulle vie della pace, in collaborazione con il Centro Studi Antonio Balletto

Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili

Prossimi appuntamenti:

Fabio Scialpi
lunedì 06 Feb, 2023
18.00
lunedì 6 febbraio, Il Mahathma Gandhi, ispirazione per una Nuova Società Umanitaria
Gerardo Cunico
lunedì 13 Feb, 2023
18.00
lunedì 13 febbraio, Per la pace perpetua: il progetto etico-politico di Immanuel Kant e la sua eredità

L’opera scelta in copertina è una fotografia di Dmytro Sidashev
Ringraziamenti: PantherMedia / Dmytro Sidashev Copyright: PantherMedia / Dmytro Sidashev
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