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Fondazione Palazzo Ducale Genova
La questione sismica è di grande attualità in quanto con l’emanazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274, del 20 marzo 2003, l’intero territorio italiano è stato classificato come sismico e le norme tecniche per le costruzioni sono cambiate radicalmente rispetto a quelle prima vigenti.
La comunità scientifica si sta quindi interrogando sulla validità della nuova impostazione normativa, peraltro in linea con l’Eurocodice 8 ed ampiamente consolidata nelle norme dei principali paesi del mondo. Alle regioni è stato richiesto di censire gli edifici e le opere di interesse strategico, verificandone la sicurezza; inoltre esse sono chiamate ad impportanti decisioni in merito all’attuazione dell’Ordinanza. Tra i professionisti è forte l’interesse per un aggiornamento tecnico, non solo per coloro che operano nelle aree di nuova classificazione ma per tutti, in virtù della nuova impostazione prestazionale e non prescrittiva delle norme.
L’ANIDIS ha proprio tra le sue finalità quello di costruire una cerniera tra il mondo della ricerca e quello della professione. In tal senso ha operato in passato, mettendo a punto un Commentario alle vecchie normative ed organizzando moltissimi corsi d’aggiornamento. Il convegno dell’associazione rappresenta un importante momento di dialogo e scambio di esperienze.
Il problema del rischio sismico è da sempre molto sentito in Italia, a causa degli eventi che periodicamente colpiscono il nostro paese. Anche i sismi più recenti hanno messo in luce non solo la notevole vulnerabilità del nostro costruito, in gran parte costruito, in gran parte costituito da edifici storici (che peraltro vogliamo e dobbiamo conservare), ma anche la difficoltà di trasferire i risultati della ricerca scientifica al mondo della professione ed ai funzionari tecnici nel settore; ad esempio, l’osservazione sistema dei danni ha ormai chiaramente dimostrato l’inefficacia di alcune tecniche di intervento, ma queste restano ancora ben salde nella prassi progettuale.
Ogni terremoto mette in evidenza un diversa problematica del rischio sismico, sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso i fatti più drammatici. In occasione del terremoto che interessò l’Umbria e le Marche, nell’autunno del 1997, l’attenzione si rivolse al patrimonio storico architettonico: il tragico crollo di parte delle volte nella Basilica di S. Francesco ad Assisi comportò anche la perdita di affreschi d’inestimabile valore. Nel recente terremoto del Molise, le gravi conseguenze nella scuola elementare si San Giuliano di Puglia hanno evidenziato la vulnerabilità delle strutture pubbliche, nella maggior parte dei casi non adeguate alle normative sismiche.
Il Presidente del Comitato Organizzatore
Prof. Sergio Lagomarsino