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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Le curatrici del libro Silvia Neonato e Bia Sarasini
dialogano con Giulietta Ruggieri e con Valeria Gennero
modera Donatella Alfonso

Personagge sono le donne che si muovono, pensano, agiscono nelle tante storie che si raccontano.
Abitano romanzi, film, serial tv, quadri, performance, poesie. L’ambizione delle 23 autrici del volume è quella di raccontare chi sono e come vengono inventate da autori e autrici di tutto il mondo.
Guardare la forma che prendono, la vita che si prendono: è questa la proposta critica che nel testo si avanza. Una proposta anche politica.

Il libro L’invenzione delle personagge è curato da Roberta Mazzanti, Silvia Neonato e Bia Sarasini (Iacobelli Editore, 2016) mescola a saggi critici di studiose, giornaliste e critiche d’arte, interviste e interventi di diverse scrittrici – tra cui Chiara Sereni, Ester Armanino, Anilda Ibrahimi, Maria Rosa Cutrufelli, Lidia Ravera – che tratteggiano le personagge preferite e raccontano come creano e inventano le nuove eroine o anti eroine della contemporaneità.
E se Dacia Maraini spiega nell’intervista che le è più facile plasmare un personaggio femminile, Ravera scrive che fu Mrs Ramsey, la protagonista di Gita al faro di Virginia Woolf, a salvarle la vita quando era adolescente mostrandole che si può essere donna vivendo in modo armonioso e autorevole la femminilità, fuori della mischia competitiva maschile.
L’idea, insomma, è che le personagge, quelle narrate, quelle inventate, son ben più articolate e radicate nel mondo, di quelle rappresentate dai media.
Ci sono meno stereotipi, meno semplificazioni, nelle narrazioni, che in un talk show televisivo.
Dire personagge è stato un gesto di libertà perché il linguaggio rappresenta il nostro mondo interiore, le nostre idee, i pregiudizi e infatti muta continuamente anche secondo le modificazioni sociali e politiche: tant’è vero che ora sentiamo dire sindaca e ministra di continuo e non era mai accaduto.