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Fondazione Palazzo Ducale Genova

In ottemperanza al DPCM del 25 ottobre 2020, le proiezioni al cinema sono sospese

Sala FilmClub Cinema Sivori
ore 15.30 – 18 – 20.30

Quali sono i segreti nascosti dietro a una grandiosa opera d’arte? Ci sono passione, talento, aspirazione, lavorìo frenetico, determinazione, maestosità dell’impatto estetico e storia, ma esistono poi i retroscena tangibili che dimostrano che realizzare una scultura non è un mestiere semplice. Soprattutto se il fautore è un artista come Michelangelo. Lo scultore aretino, osannato per gli affreschi della Cappella Sistina del 1506, è chiamato alla corte dei Della Rovere già conteso anche da un’altra famiglia al potere, quella dei Medici a Firenze.

Roma e Firenze dunque: due realtà a cui Michelangelo non riesce a sottrarsi, giocando alle spalle dei suoi colleghi rivali, perché l’artista sapeva di essere il più bravo di tutti e non voleva cessare di dimostrarlo. Superbia e avarizia sono quei peccati che portano Michelangelo ai confini della pazzia: tra i vizi recitati da Dante nell’Inferno, che lo scultore conosceva a memoria e da cui era ossessionato. Come era ossessionato dai blocchi di marmo delle alpi Apuane.

Una materia “bianca come lo zucchero”, preziosissima, su cui il regista Andrei Konchalovsky si focalizza raccontando il sudore e la fatica dell’estrazione del famoso blocco unico, detto “il mostro” dai prodi cavatori di Carrara, presso la cava di Fantiscritti divenuta oggi Cava Michelangelo. È lì che quest’uomo dall’apparente docilità fisica si reca per la prima volta intorno al 1496, per poi iniziare le sue gite sul luogo fino a una permanenza in cui con studio, ardore e focosa passione, aiutò a portare il blocco verso il mare, causando fatiche immense e persino anche una morte.

Regia Andrej Končalovskij
Paese Italia, Russia
Anno 2019
Genere Biografico


Biglietti

Intero 6€ – ridotto 5€, per i possessori del biglietto della mostra Michelangelo Divino Artista


In collaborazione con Circuito Cinema