dal 12 al 14 settembre 2025 ore 19, Sala del Minor Consiglio
Il Gezmataz Festival arriva alla ventiduesima edizione per l’estate 2025, con un programma che prosegue il percorso iniziato negli ultimi anni, incentrato sulla fusione delle culture e sulle connessioni e commistioni fra i diversi popoli. La parola d’ordine per questa edizione sarà Rawabet, che in arabo significa “connessioni”: un ponte sonoro e culturale tra musicisti e comunità diverse, costruito attorno ai temi dell’identità, della migrazione e del dialogo interculturale.
Particolare attenzione sarà infatti rivolta alle culture mediorientali, grazie al progetto internazionale sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea, di cui il Gezmataz Festival fa parte, che mira ad esplorare il modo in cui il jazz unisce le diverse culture, forte anche del processo migratorio e di ciò che esso porta con sé. Il progetto Rawabet è guidato da Ettijahat – Independent Culture (Beirut/Bruxelles) ed è realizzato in partenariato con CNCM VOCE (Pigna, Francia), Gezmataz (Genova, Italia), Coculture (Berlino, Germania), Masahat for Arab Culture in Exile (Oslo, Norvegia) e Transversal Project (Malmö, Svezia).
Programma
venerdì 12 settembre
Andrà in scena uno spettacolo inedito firmato da Camilla Cicciotti (danza), Valeria Pittaluga (tastiera) e Giovanni Pittaluga (chitarra), costruito attorno al concetto di Biomimesi. La biomimesi è l’osservazione e l’imitazione dei processi e delle forme presenti in natura per sviluppare soluzioni innovative in diversi ambiti, dall’arte alla tecnologia. In questa performance, la biomimesi diventa metafora dell’esplorazione creativa: così come la natura ispira nuove prospettive, gli strumenti musicali saranno “riscoperti” e utilizzati in modi non convenzionali, rivelando potenzialità inaspettate e nuove forme di interazione con il movimento della danza.
sabato 13 settembre
Sarà la volta di Anime Sognanti, un viaggio tra pittura e suono che vedrà Alberto Valgimigli – artista e illustratore bolognese, attivo tra pittura, scenografia e illustrazione editoriale, con esposizioni in Italia e all’estero – creare un’opera dal vivo, in stretta connessione con le musiche di Tommaso Rolando, polistrumentista e compositore genovese, già contrabbassista per progetti internazionali e ricercatore sonoro capace di spaziare tra jazz, folk e sperimentazione. La loro interazione darà vita a un dialogo tra gesto pittorico e paesaggio sonoro, in cui ogni pennellata risponderà a una vibrazione musicale e viceversa.
domenica 14 settembre
Il palco sarà affidato alla fumettista cilena Paloma Suazo, ex allieva di Andrea Ferraris e già protagonista di questo format nell’edizione precedente, che quest’anno dialogherà con Stefano Bergamaschi, musicista polistrumentista e compositore versatile, con una carriera che spazia dalla world music al jazz contemporaneo, collaborando con artisti e progetti di respiro internazionale. Insieme esploreranno la fusione tra racconto per immagini e improvvisazione musicale, creando un’opera unica e irripetibile che prenderà forma sotto gli occhi del pubblico.
Fondata nel maggio del 2005, l’Associazione culturale Gezmataz ha per oggetto lo studio, la produzione e la diffusione della musica nelle sue differenti espressioni nella convinzione che la stessa conduca ad un miglioramento culturale e sociale.
L’Associazione Gezmataz non ha scopo di lucro ed opera principalmente in campo musicale e didattico. Organizza eventi di musica jazz nel comune di Genova.
Biglietti
10 euro, acquistabili direttamente prima dei concerti
A cura di Associazione culturale Gezmataz