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Fondazione Palazzo Ducale Genova

incontro

10 dicembre 2013, ore 17.30
Sala del Minor Consiglio

Presentazione del libro di Gianfranco Porta (Laterza, 2013). Partecipano insieme all’autore Mariella Gramaglia, giornalista. Modera Donatella Alfonso, giornalista de La Repubblica.

“L’AIED compie sessant’anni. Con la sua azione ha accompagnato, essendone sempre testimone e nel suo campo d’azione importante e attiva protagonista, le trasformazioni profonde – politiche, culturali, sociali – che il paese ha conosciuto, con alti e bassi, con evoluzioni e involuzioni, dall’immediato dopoguerra ad oggi”.

Dalla Prefazione di Emma Bonino

Il libro ricostruisce la storia dell’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica e più in generale il difficile cammino che ha portato all’abrogazione delle norme di legge che vietavano la propaganda e la vendita dei contraccettivi nel nostro paese. Fondata a Milano nel 1953, sostenuta da autorevoli esponenti della cultura laica e democratica come Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Piero Calamandrei, finanziata da Adriano Olivetti, l’AIED si batte subito per una sessualità liberata dal timore di gravidanze indesiderate, contro l’aborto clandestino e le conseguenze di una crescita incontrollata della popolazione. Per tutti gli anni Cinquanta la sua azione è oggetto degli attacchi incrociati del mondo cattolico, dei fogli di destra e della stampa comunista. Il libro descrive i caratteri e l’attività dei primi centri italiani di consulenza contraccettiva, gli interventi nelle borgate romane e nei quartieri popolari di Palermo, la nascita del CISA, la battaglia per la legalizzazione dell’aborto, le originali campagne pubblicitarie degli anticoncezionali. A partire dagli anni Ottanta l’AIED promuove interventi pionieristici nel campo della sterilizzazione e della riproduzione assistita, contro le mutilazioni femminili, il turismo sessuale e costituisce una delle principali fonti di informazione sui comportamenti sessuali dei giovani. Oggi, in un quadro socio-culturale profondamente mutato, l’Associazione ha allargato il proprio campo d’intervento e, in assenza di un’iniziativa pubblica coerente, continua il proprio impegno in favore della contraccezione, per la prevenzione dell’aborto, contro la violenza nei confronti delle donne.