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Fondazione Palazzo Ducale Genova

concerto per le celebrazioni della caduta del Muro di Berlino
venerdì 8 novembre 2019, ore 20.30
Munizioniere

Coro dei Giovani Cantori dell’Accademia Vocale di Genova
Roberta Paraninfo, direttore
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Eutopia Ensemble
Corinna Canzian, violino

Edoardo Lega, clarinetto

Federico Bagnasco, contrabbasso

Programma
Anno Schreier, Die Mauer (2019) – Prima esecuzione assoluta. Commissione Le Strade del Suono

Paul Hindemith, Duo per violino e clarinetto

Felix Mendelssohn, Veni Domine

Alfred Schnittke, Fuga per violino

Kurt Weill, “Und was bekam des Soldaten Weib”; “Berlin im Licht-Song”
(arr. Stefano Guarnieri)

Aleksey Kurbatov, …und alle Mauern zu Boden fallen (2019) – Prima esecuzione assoluta. Commissione Le Strade del Suono

Felix Mendelssohn, Gruss; Laudate Pueri

A distanza di trent’anni dal crollo del muro di Berlino si intende commemorare quell’importante momento storico con un concerto intenso, che scavi nel fondo di quella sofferenza.
Il muro di Berlino è stato infatti anche il simbolo tragico di un secolo che ha anteposto le ideologie all’umana solidarietà, le appartenenze specifiche a un senso di comunione universale.
In questo concerto si ascolteranno voci di compositori che del ‘900 hanno sofferto la violenza ideologica: come Alfred Schnittke, obbligato dall’Unione Sovietica a non lasciare il paese e più volte messo al bando, ma protagonista sarà anche la musica di Mendelssohn, autore romantico che nel ‘900 subirà una violenza “postuma” venendo defenestrato dalla vita musicale del Terzo Reich in quanto ebreo, destino che invece capitò in vita a Kurt Weill, simbolo di una Berlino aperta e ironica che negli anni ‘30 dovette lasciare a seguito dell’avvento al potere di Hitler.
 
A questi autori si aggiungeranno invece voci attuali: Anno Schreier, giovane compositore tedesco già estremamente affermato e autore di più opere liriche, e Aleksey Kurbatov, uno dei compositori russi più importanti della sua generazione: a loro è stato chiesto di ragionare musicalmente sul tema della separazione, in quanto anche loro, seppur figli di un mondo più globalizzato, vivono il nostro presente storico, dove i muri ancora dividono, classificano e marginalizzano porzioni di umanità.

Scopri qui il programma completo di La voce e il tempo e qui maggiori informazioni sul concerto dell’8 novembre a Palazzo Ducale