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Fondazione Palazzo Ducale Genova
presentazione dei libri “Racconti brevi” e “Meglio di niente. Un’avventura del commissario Bordelli”
venerdì 29 novembre 2024 ore 17.30, Munizioniere
insieme all’autore interviene Luca Borzani
Racconti brevi di Marco Vichi & Giancarlo Caligaris,
Magdalena edizioni
Con le parole si possono fare lunghe galoppate nel- la foresta romanzesca, escursioni nel bosco del rac- conto, o anche sortite nel giardino delle storie brevi. In ogni caso la narrazione continua il suo corso. L’uomo ha sempre raccontato e ascoltato storie. Ogni essere umano si forma sulle storie che ha vissuto e che può raccontare, e anche ascoltando si continua a vivere delle storie, vere e reali quanto la vita vissuta al di fuori delle pagine romanzesche. E le storie inventate sono ugualmente vere. Si potreb- be quasi pensare che tutta la letteratura del mondo non sia altro che un’unica infinita storia capace di attraversare i secoli per accompagnare il nostro cammino. Raccontare una storia vuol dire viverla fino in fondo: raccogliere le parole per galoppare lungo il sentiero imprevedibile della narrazione è un po’ come bere un calice di vino dopo aver guardato la bottiglia.
I racconti di questa raccolta sono stati scelti tra quelli che da alcuni anni escono ogni domenica su “La Nazione”, sono accompagnati dalle bellissime illustrazioni di Giancarlo Caligaris, sia immagini de- finitive, sia bozzetti, e rappresentano un’altra pos- sibilità della narrazione, che attraverso l’arte visiva racconta e commenta le emozioni e i sentimenti dei racconti.
Meglio di niente. Un’avventura del commissario Bordelli,
edzioni Guanda
Franco Bordelli è in pensione da poco più di un mese. Non ha appuntamenti, non ha impegni, non ci sono ladri o assassini da catturare. Il suo lavoro gli manca molto: risolvere un caso intricato, frugare tra le pieghe dell’animo umano, mettere insieme intuizioni e riflessioni per rendere giustizia a chi ha subito un’ingiustizia. Non riesce a rinunciare alla sua passione. Può fare affidamento solo sul giovane vice commissario Piras, suo braccio destro quando era in servizio, che lo coinvolge nelle indagini a rischio di essere scoperto… ma se lo trasferissero? Bordelli non ci si vede proprio a fare l’investigatore privato, a occuparsi di beghe inutili e noiose. Nella sua carriera ha visto stupri, torture e soprusi di ogni tipo su ogni tipo di persona. Naturalmente odia tutto questo, e ha sempre cercato di combatterlo. È il primo ad augurarsi un mondo senza malvagità. Ma dal momento che non è possibile, ogni giorno aspetta con impazienza che il telefono squilli e che Piras gli dica che serve il suo aiuto. In fondo, com’è possibile non fare più lo sbirro? I pittori, i musicisti, gli scrittori vanno forse in pensione? Non si può smettere di fare quello che dà un senso alla propria vita… Arriverà un caso importante al quale potrà dedicarsi?
Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili