Salta al contenuto

Fondazione Palazzo Ducale Genova

martedì 2 aprile 2024 ore 17, Sala Liguria

Tavola rotonda “Il mare, la diga, il porto, la città” con la partecipazione di Riccardo Degl’Innocenti, Albert Sturlese, Silvio Ferrari e Biagio Violi.


dipinti, fotografie e disegni di Giorgio Gatto
suoni di Stefano Bertoli
esposizione allo SMacc, via Cairoli 28r
aperta fino al 24 aprile 2024, da martedì a sabato ore 16-19

Pitture a olio di Giorgio Gatto che partendo dall’osservazione della diga foranea come confine fra la città e il mare ci porta a riflettere su altri confini urbani, sulle mutazioni della città nel corso della storia e sul rapporto fra spazi urbani e abitanti.
La mostra sarà accompagnata da una tavola rotonda sul tema dell’invenzione del porto “Il mare, la diga, il porto, la città” che si realizzerà martedì 2 aprile, a Palazzo Ducale, Sala delle Donne (ex Liguria), ore 17.00, con la partecipazione di Riccardo Degl’Innocenti, Albert Sturlese, Silvio Ferrari e Biagio Violi.
Non poteva mancare la musica, un concerto dal vivo di Stefano Bertoli con suoni e musica elettronica ispirata ai quadri e che servirà di sottofondo alla lettura di Silvio Ferrari di alcuni brani del libro “ Breviario Mediterraneo” di Predrag Matvejevic, allo Smacc, venerdì 12 aprile, ore 18.00.
Vari appuntamenti per omaggiare la nostra collettività, raccontando attraverso le parole, le immagini e la musica un pezzo di città escluso, ma in grado di raccontare molto sull’identità di Genova allo Smacc, un luogo di confine, dove si incontrano diversi modi di abitare la città nel tentativo di creare uno spazio di senso condiviso.
“Giorgio fotografa e dipinge, compone immagini e oggetti con un senso acuto dell’obsolescenza tecnologica e della rovina, dell’eleganza che nasce dall’accumulo fortuito e dall’abbandono, con le sue opere ci racconta la storia della liberazione degli oggetti” con le parole di Dario De Bello, curatore della mostra insieme a Erminia Murchio e Lorenzo Penco dello Smacc.


Ingresso libero

In collaborazione con San Marcellino