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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Allegorie animali e libertà di espressione nella favola antica e medievale
sabato 16 marzo 2024 ore 12, Sala Liguria

Semplici narrazioni per l’intrattenimento e l’educazione dei ragazzi o strumenti letterari di denuncia sociale, politica, religiosa? Nel loro fortunato percorso tra l’Antichità e il Medioevo, che le tramanda ai moderni, le favole esopiche, con i loro celebri animali parlanti, oscillano costantemente tra queste due funzioni. E se nel latino Fedro, schiavo d’origine, come forse fu Esopo, la critica ai potenti è stemperata dal contesto storico, negli anonimi poemi dei secoli X-XIII, che di Esopo costituiscono la più interessante tra le evoluzioni medievali, attraverso il travestimento animale si esprime a colori vividi l’ideologia e la satira del tempo.


Caterina Mordeglia è professoressa associata di Letteratura latina all’Università di Trento. Studiosa della favola latina e delle sue tradizioni medievali e moderne, su cui ha pubblicato una trentina di saggi in sedi editoriali italiane e straniere, dirige, insieme a Paolo Gatti, la collana di studi internazionali “FABULA. Fables from Antiquity to Modern Times” e una delle redazioni di “Medioevo Latino. Bollettino bibliografico internazionale della cultura europea da Boezio a Erasmo”.

È membro dell’Editorial board di “Maia. Rivista di letterature classiche” e di “Dioniso. Rivista di studi sul teatro antico”.

Tra i volumi da lei curati: Le favole di Aviano e il ‘Novus Avianus’ di Venezia, 2012; Fedro e la favola latina tra Antichità e Medioevo, 2013; Fedro e dintorni, 2017; Animali sui banchi di scuola. Le favole dello pseudo-Dositeo, 2017; Animali parlanti. Letteratura, teatro, canzoni, 2017. Al momento sta preparando la nuova edizione critica, con traduzione e commento, delle favole di Fedro per Mondadori-Fondazione Valla.


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