Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
giovedì 14 e venerdì 15 marzo 2024
Per partecipare è richiesta la prenotazione online, clicca qui per prenotare
Museo Del Risorgimento, Via Lomellini 11
Libro d’Oro al rogo
Spesso nella storia, i libri sono stati dati alle fiamme in roghi cupi, simboli di repressione. La storia genovese dell’Abbruciamento del Libro d’Oro è, invece, una parabola in cui il rogo di un libro diventa il simbolo del riscatto dall’oppressione e della conquista della libertà. Nel percorso narrativo che parte da questo affascinante racconto, al Museo si potrà ripercorrere altri momenti salienti della storia in cui i libri e gli atti hanno giocato un ruolo fondamentale nelle battaglie vittoriose per la libertà collettiva.
Consigliato per le scuole secondarie di I e II grado
Museo D’Arte Orientale Edoardo Chiossone, Piazzale Giuseppe Mazzini 4
Kiwame, il sigillo del censore
A partire dal 1700 in Giappone furono emesse numerose riforme volte a tenere sotto controllo l’esuberante ceto medio dei mercanti e limitare la loro libera espressione attraverso l’istituto di leggi censorie, in particolare nell’editoria e nella produzione di stampe xilografiche ukiyoe. Furono banditi libri di satira e con riferimenti alla politica e fu inserito l’obbligo di apporre il sigillo del censore (kiwame) su ogni stampa ukiyoe prodotta, assieme al nome dell’autore e dell’editore. In seguito, furono banditi i ritratti in primo piano degli attori kabuki, delle cortigiane e delle geishe, poiché si riteneva che influenzassero negativamente i costumi giapponesi. Ma gli artisti hanno saputo sviluppare mezzi di espressione alternativi, come rappresentare gli attori kabuki come fossero animali.
Un affascinante percorso al museo, seguito da un breve momento di laboratorio.
Consigliato per le scuole primarie e secondarie
Archivio storico, Palazzo Ducale
Tra canone e interpretazione: la Bibbia miniata Brignole Sale
A cura di don Davide Sormirio, Arcidiocesi di Genova
in collaborazione con Arcidiocesi di Genova, Ufficio Beni Culturali
Per La Storia in piazza l’Archivio Storico espone eccezionalmente la preziosa Bibbia appartenuta a Gio. Francesco Brignole Sale (1695-1760), esemplare splendidamente miniato, scritto in volgare e databile tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. La visita offre lo spunto per scoprire le complesse vicende che contraddistinguono la storia del testo biblico – esso stesso una “biblioteca” di testi diversi per lingua, origine, generi letterari, periodo di formazione e redazione – e per mettere a fuoco la difficoltà di trovare un equilibrio tra canone e interpretazione, tra fedeltà alla regola e libertà.
Consigliato per le scuole secondarie
Civica Biblioteca Berio, Via del seminario 16
Vietato leggere?
a cura di Biblioteca Civica Berio
Visita guidata alle raccolte della Biblioteca Berio attraverso i segni che la penna del censore ha lasciato sui libri: storie di autori messi all’Indice, di parole proibite e di pagine espurgate.
Consigliato per le scuole secondarie di I e II grado
DocSAI- – Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova
Via ai Quattro Canti di San Francesco 49 e 51r
in collaborazione con la Biblioteca di Storia dell’Arte del Centro DocSAI del Comune di Genova
Arte degenerata, artisti in fuga da Hitler
Un percorso/laboratorio tra i volumi conservati nel DocSAI per confrontarsi sui caratteri che contraddistinguono l’Arte Degenerata, ovvero quelle forme e quegli artisti che, riflettendo valori ed estetiche contrari alla concezione nazista, furono oggetto di condanna teorica – in nome della difesa della classicità, dell’ordine e dei valori della razza – e di misure vessatorie da parte del regime, a partire dalla metà degli anni ’30 del secolo scorso, e furono esposte con chiari intenti denigratori nella mostra omonima aperta a Monaco nel luglio del 1937. Della lista dei «degenerati» facevano parte O. Dix, G. Grosz, E.L. Kirchner, W. Gropius, L. Mies van der Rohe e molti altri. Per ordine di Goebbels le loro opere furono ritirate dai musei, insieme con quelle di P. Cézanne, P. Gauguin, H. Matisse, G. Braque, P. Picasso, V. van Gogh, J. Ensor, E. Munch, P. Klee, V. Kandinskij, O. Kokoschka, L. Feininger, A. Archipenko e altri stranieri.
Consigliato per le scuole secondarie di I grado