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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Sala Liguria
dal 14 ottobre al 6 novembre 2022
Un popolo indio ha creato nel suo linguaggio
Sedici modi diversi di descrivere il verde.
Solo nel profondo di questa foresta si possono cogliere
Così tante sfumature e significati.
Distrutti gli uomini capaci di scorgere
Sedici modi di intendere il verde,
distrutta ogni possibilità di incontro con loro,
resteremo per sempre essere umani per cui
il verde è il solito verde.
I temi della conservazione della foresta amazzonica e della sostenibilità ambientale, la lotta al degrado causata dalla deforestazione, la sostenibilità delle popolazioni che vi abitano grazie alla possibilità di produrre in maniera autonoma prodotti legati all’agricoltura e alla foresta, la produzione di energia elettrica con gli scarti della noce brasiliana, un turismo ecosostenibile e controllato per fare sopravvivere intere aree della foresta, sono i temi della mostra.
Le fotografie mettono in luce il delicato equilibrio fra natura e agire umano.
Uno dei simboli del lavoro in mostra è la noce amazzonica, frutta secca che cresce solo in alcune zone del Brasile, della Bolivia e Perù: una risorsa e alimento per le persone che la lavorano, elemento di difesa e di rispetto del territorio naturale, spesso l’unico albero che resiste agli incendi per la deforestazione.
La raccolta della noce amazzonica ha permesso ad alcune popolazioni locali nella regione Madre de Dios in Perù l’usufrutto dei terreni concesso dal governo. La sua buccia è inoltre utilizzata come combustibile per produrre energia elettrica grazie alle centrali sorte a ridosso della foresta come quella di Tahuamanu a Cobija in Bolivia, dando vita così a un circolo virtuoso in cui la natura diventa fonte di alimentazione e di produzione di energia.
Nella regione di Madre de Dios, per migliorare le condizioni di vita delle comunità native e per assicurare la protezione e la conservazione degli ecosistemi e delle loro ricchezze, l’Ong Cesvi assiste le popolazioni indigene nel passaggio da un’agricoltura di sussistenza ad un’agricoltura sostenibile; favorendo così le filiere che promuovono la protezione della biodiversità, dando origine a un processo virtuoso dove piante perenni sono integrate alla piantagione di alberi da frutto e da legno per usi industriali.
A tutto questo si aggiunge il lavoro fatto nella riserva dello Xixuau nello stato di Roraima in Brasile, distante 500 Km da Manaus, legato a un progetto di sviluppo turistico sostenibile al fine di permettere agli abitanti di quelle zone di poter continuare a vivere nella foresta grazie a un turismo che rispetta il processo naturale della foresta.
Un percorso dunque ricco di spunti e riflessioni che vuole incentivare un possibile rapporto fra mondi lontani come quelli della foresta e il nostro per stimolare una idea in cui la salvaguardia e il rispetto per l’ambiente unito alla ricerca di fonti nuove per l’energia, diventano elementi imprescindibili per un futuro possibile e migliore.
Il progetto nella regione Madre de Dios è stato possibile realizzarlo grazie a Cesvi.
Nella regione di Xixuau in Brasile grazie a Amazzonia Onlus.