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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Presentazione del libro Per farla finita con se stessi,  Antimanuale di crescita personale
in dialogo con Simone Regazzoni
lunedì 4 aprile 2022 ore 17.45, Sala del Minor Consiglio

 Con tanta grazia quanto rigore scientifico de Sutter allestisce, a metà strada tra il saggio e il pamphlet, il suo provocatorio “Antimanuale di crescita personale”: Per farla finita con se stessi ripercorre la storia del concetto di persona e ci porta a domandarci se l’individualismo che regge le nostre vite occidentali non conduca in realtà in un vicolo cieco. Questo interrogativo scandisce i sessanta brevi capitoli che compongono il libro, tracciando una tabella di marcia iconoclasta ed emancipatoria che passa attraverso il diritto, il teatro antico, la psicoanalisi, la spiritualità indiana, e si muove tra le epoche e le culture (greca, latina, cristiana, musulmana; filosofica, politica, giuridica, e molto altro) per dipanare i fili dell’ego. 

Come ogni lavoro del filosofo belga, Per farla finita con se stessi è un’opera di investigazione del sé, un cantiere, un percorso di liberazione. Non un’autostrada illuminata ma un percorso elettrico, instabile, in perpetuo movimento, fatto di ramificazioni, dossi e piste alternative. Laurent de Sutter costruisce un personale e ricchissimo itinerario storico e filosofico intorno alle idee di “sé”, “soggetto” e “persona”, decostruendo la grande illusione che chiamiamo io attraverso una riflessione che dialoga, tra gli altri, con John Locke, Michel Foucault, Alain Badiou. 

Alla fine di questo libro non si possiede la soluzione, non ci si è dissolti, ma ci si sente forse meno assoggettati alla “polizia dell’essere” e più disposti a mettersi in moto per entrare nell’ignoto del divenire. 

«Dobbiamo dunque farla finita con noi stessi, perché dobbiamo farla finita con tutto ciò che poggia sull’idea che saremmo qualcosa per garantire che non siamo qualcos’altro, che non cominciamo a vagare fuori dai cardini ontologici che formano le frontiere politiche del possibile. Dobbiamo farla finita con tutti i discorsi che pretendono di assegnarci un luogo assegnandoci un’identità – e che, avendo deciso i limiti di questo luogo, si arrogano il diritto di sorvegliare gli individui che non vi si attengono, che non vi si conformano, che non vi corrispondono. No, non saremo buoni lavoratori o buone lavoratrici, buoni elettori o elettrici, buoni padri o buone madri, buoni figli o buone figlie; no, non saremo perfetti rappresentanti della categoria in cui la nostra identità ci collocherebbe, come un mattoncino colorato in un gioco per bambini. Se dobbiamo essere qualcosa, allora che sia un problema, una difficoltà, un imbarazzo o addirittura uno scandalo – un granello di sabbia negli ingranaggi fin troppo oliati di ciò che deve essere chiamato management dell’identità». 

Laurent De Sutter

Edizioni Tlon


Per partecipare è richiesta la mascherina FFP2 e il green pass rafforzato, verificato attraverso la app nazionale Verifica C19