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Fondazione Palazzo Ducale Genova
Incontro con i fotografi Francesco Cito e Paola Gallo Balma, modera Federico Montaldo
venerdì 10 dicembre 2021 ore 18, Sala del Minor Consiglio
Secondo Ferdinando Scianna Francesco Cito “è forse uno dei migliori fotogiornalisti italiani, ha l’istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di far passare attraverso le immagini con forza di sintesi e rigore visivo l’essenziale delle cose”.
La carriera di Cito inizia a Londra, quando nel 1975 diventa fotogiornalista freelance e collabora per il Sunday Time Magazine, ottenendo la sua prima copertina col servizio La mattanza, sull’antico modo di pescare i tonni in Sicilia.
Nel 1980, dopo l’invasione sovietica, è uno dei primi fotoreporter che raggiunge clandestinamente l’Afghanistan, viaggiando a piedi per 1200 chilometri con vari gruppi di guerriglieri. Qui ritornerà nel febbraio 1989 come corrispondente de Il Venerdì di Repubblica per documentare il ritiro dell’esercito sovietico.
Tra la fine del 1982 e l’inizio dell’anno successivo è a Napoli per un servizio sulla camorra, pubblicato in tutto il mondo.
Dal 1983 al 1989 è, in varie riprese, sul fronte libanese come corrispondente del giornale Epoca. Nello stesso periodo inizia a recarsi anche in Palestina per riportare le condizioni del popolo palestinese all’interno dei territori occupati.
La sua presenza nei “luoghi caldi” prosegue in occasione della Guerra del Golfo: sulle pagine de Il Venerdì di Repubblica documenta nell’agosto del 1990 l’arrivo dei soldati americani in Arabia Saudita dopo l’invasione del Kuwait, nonché le fasi successive della guerra.
In Italia alterna reportage sulla mafia e su fatti di attualità con lavori su eventi particolari quali il Palio di Siena.
Nel 1995 e nel 1996 il World Press Photo Contest gli conferisce il Primo premio per i servizi Matrimoni napoletani (1995) e Siena, il Palio (1996).
Dal 1997 l’obiettivo è anche puntato sulla Sardegna fuori dagli itinerari turistici, tra il sociale e le tradizioni, lavoro già in parte racchiuso in in foto-libro.
Nel 2000 realizza un reportage sul “Codice Kanun”, l’antica legge della vendetta di origini medievali nella società albanese.
Nel 2007 è invitato dal Governatorato di Sakhalin (Russia), l’isola ex colonia penale raccontata da Checov, per un lavoro fotografico, sul territorio, illustrando la vita e le attività produttive, a seguito della scoperta di ingenti giacimenti petroliferi. Lavoro divenuto una mostra e un foto libro editato in Russia.
Nel 2012 la prestigiosa casa di gioiellieri parigini “Van Cleef & Arpels” gli commissiona la realizzazione di un lavoro fotografico, in cui descrivere l’operosità attraverso le mani dei loro artigiani, nel confezionare i gioielli più esclusivi del mondo. 50 immagini raccolte in un volume stampato in nove lingue.
Numerosissime le mostre in Italia e all’estero, e la pubblicazione di fotolibri.
Ha collaborato e pubblicato sulle maggiori riviste nazionali e straniere:
Bunte / Epoca / l’Europeo / Figaro mag / Frankfurter Allgemeine mag / Illustrazione Italiana / Il Venerdì di Repubblica / The Indipendent / Io Donna / Il Sole 24 Ore mag / L’Express / Life / The Observer mag / Panorama / Paris Match / Sette-Corriere della Sera / Smithsonian mag / Stern / Sunday Times / Traveler / Zeit mag
Paola Gallo Balma negli anni universitari si avvicina alla fotografia come autodidatta e collabora dall’età di 24 anni con un fotografo locale per lavori su commissione. Architettura e fotografia diventano due percorsi di analisi, progettazione visiva e ricerca personale che viaggiano parallelamente nelle sue esperienze lavorative decidendo di portare avanti entrambe le passioni. Collabora così nello stesso momento sia in studi di architettura che con diversi fotografi locali. Negli ultimi anni, spinta dalla voglia di migliorare, decide di concentrarsi sulla fotografia e si avvicina alla fotografia autoriale, descrittiva e interpretativa.
Nel novembre 2019 parte per l’Argentina viaggiando nella Patagonia tra Bahia Blanca e Ushuaia. Al ritorno del viaggio partecipa a dei concorsi fotografici con il progetto “il gaucho Pol”, lavoro che riceve numerosi riconoscimenti. Con il lavoro “C’eravamo tanto amati” Corniglia 2020 ha vinto la tappa del Portfolio Italia 2021 di Torino ed è stata selezionata in diversi concorsi.
A cura di Associazione 36° Fotogramma
Per partecipare agli incontri è richiesto il Green Pass, leggi di più