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Fondazione Palazzo Ducale Genova
La Madonna della Misericordia è un’opera fondamentale per la ricostruzione della fase iniziale del primo soggiorno di Caravaggio a Napoli, dopo la sua rocambolesca fuga da Roma nel maggio del 1606 per aver ferito a morte, nell’ottobre precedente, Ranuccio Tomassoni. Il dipinto rappresenta le sei opere di misericordia corporale: vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, dar da bere agli assetati, visitare i carcerati, dar da mangiare agli affamati e seppellire i morti. Opere a quel tempo praticate a Napoli, in condizioni imposte dalla realtà economica e sociale del tempo, e che si traducevano concretamente sia nelle pratiche religiose di fede sia nei diversi atti di assistenza umanitaria. Nella tela dipinta in poche settimane Caravaggio traduce in immagini vivaci e toccanti, che sembrerebbero riprese nei vicoli affollati della Napoli d’inizio Seicento, i principi delle opere di misericordia corporale cari ai fondatori del Monte di Misericordia, committenti dell’opera.
Fin dal 1969 Nicola Spinosa è stato funzionario storico dell’arte presso la Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico e poi del Polo Museale di Napoli, di cui è stato il responsabile dal 1984 al 2009. Dal 1992 al 2010 è stato docente di Museologia e Storia del Collezionismo presso l’Istituto Universitario Sant’Orsola Benincasa di Napoli.
Ha curato il nuovo allestimento delle raccolte del Museo di Capodimonte (con una nuova sezione sull’arte contemporanea), della Certosa e del Museo di San Martino, della raccolta orientale del Museo ‘Duca di Martina’. Ha aperto al pubblico la Biblioteca di Storia dell’Arte ‘Bruno Molajoli’ in Castel Sant’Elmo, sede anche di mostre temporanee e dal 2010 del Museo del Novecento a Napoli.
Ha promosso vari interventi di restauro sul patrimonio artistico napoletano, tra i quali, oltre a vari dipinti (Tiziano, Parmigianino, Caravaggio, Ribera) e oggetti dei musei napoletani, quelli dell’Arco di Alfonso d’Aragona a Castel Nuovo, degli affreschi del Domenichino e del Lanfranco nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, dei marmi delle cappelle Caracciolo di Vico e di Ser Gianni Caracciolo a San Giovanni a Carbonara, della Madonna della Misericordia del Caravaggio nella chiesa del Pio Monte.
Ha curato, personalmente o in collaborazione, tutte le mostre della Soprintendenza, a Napoli, in Italia e all’estero, dal 1979 al 2010.
Nel 1996 e nel 1998 è stato nominato dal Presidente della Repubblica Italiana prima Cavaliere e poi Commendatore della Repubblica per meriti culturali.
Per gli stessi meriti nel 2000 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Francese del titolo di Cavaliere della Légion d’honneur.
Rassegna I capolavori raccontati