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Fondazione Palazzo Ducale Genova
«Gli dei sono diventati malattie», dice Carl Gustav Jung. Narciso non era un dio, ma una figura del mito classico. Che è diventata “malattia”. Un giovane cacciatore famoso per la sua bellezza, nella quale annegò. Dando vita a un fiore.
Cantato da Ovidio e dipinto da Caravaggio, è però grazie a Freud se Narciso è diventato un “mito senza tempo”. Che continua ad abitare i nostri discorsi, attraversare i nostri amori, caratterizzare le nostre società. «Riuscire a dare un’esposizione completa dei problemi del narcisismo – scrive Heinz Kohut, lo psicoanalista che più di ogni altro si è dedicato allo studio clinico del narcisismo – appare un’impresa di vaste proporzioni, rispetto alla quale le conoscenze e le capacità di un singolo autore risulterebbero inadeguate». Per raccontare Narciso, dunque, Vittorio Lingiardi raduna molte fonti e ci guida tra le immagini del mito, le vicissitudini psicoanalitiche di un concetto, le configurazioni cliniche di una diagnosi: il disturbo narcisistico di personalità.
Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, è professore ordinario di Psicologia dinamica alla Sapienza Università di Roma. Con Nancy McWilliams è coordinatore scientifico internazionale della nuova edizione del Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2, Guilford Press, 2016). Per Raffaello Cortina Editore dirige la collana «Psichiatria Psicoterapia Neuroscienze». Ha scritto numerosi articoli e volumi, tra cui: La personalità e i suoi disturbi (Cortina, 2014), Linee guida per la consulenza psicologica e la psicoterapia con persone lesbiche, gay, bisessuali (Cortina, 2014), Citizen gay. Affetti e diritti (Saggiatore, 2012), La svolta relazionale (Cortina, 2011). È autore di due raccolte di poesia: La confusione è precisa in amore (nottetempo, 2012) e Alterazioni del ritmo (nottetempo, 2015). È membro del Comitato Scientifico del “Portale di documentazione LGBT” del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri – UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali). È responsabile del comitato scientifico dell’associazione no profit “Le cose cambiano” contro il bullismo omofobico. Collabora all’inserto culturale Domenica del Sole 24 Ore e al Venerdi di Repubblica.
rassegna Miti senza tempo