Il trasloco come viaggio interiore
sabato 20 settembre 2025 ore 18.30, Sala del Minor Consiglio
Lia Piano in dialogo con Marzia Fontana
Ci sono momenti in cui perdersi diventa un atto necessario, un passaggio per ritrovarsi. È questo il cuore del nuovo libro di Lia Piano, L’arte di perdersi – Storia dei miei traslochi (Bompiani), un romanzo delicato e sorprendente che intreccia architettura e psicologia, memoria personale e racconto collettivo.
Scrittrice e direttrice della Fondazione Renzo Piano, Lia Piano lavora da anni per promuovere la teoria e la pratica dell’architettura come arte del costruire, attraverso borse di studio, workshop, premi e pubblicazioni. Ma la sua voce di narratrice ci porta oltre l’architettura degli spazi: ci conduce dentro le stanze intime dei cambiamenti, là dove ogni trasloco diventa metafora di trasformazione.
Il libro ci accompagna in un viaggio esilarante e malinconico, ricco di personaggi indimenticabili e di colpi di scena, in cui la ristrutturazione di una casa si trasforma nella ristrutturazione del cuore. Scrive Lia Piano: «I sogni, soprattutto se molto belli, sono poco attendibili. E i risvegli possono essere bruschi.» Ed è proprio nei risvegli improvvisi, nei vuoti da colmare e nei legami da ritrovare che il romanzo prende vita, raccontando l’arte fragile e potente del perdersi.
Un incontro che unisce letteratura, architettura e memoria, per riflettere sul modo in cui gli spazi e gli oggetti che abitiamo raccontano di noi e delle nostre trasformazioni. Un appuntamento da non perdere per chi ama i libri che sanno aprire porte, dentro e fuori di noi.
Anteprima del Festival diPassaggio 2025, in collaborazione con Tre volte Lucy
Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili