La Storia in Piazza XIV edizione. Naturale e innaturale
programma per le scuole e per le famiglie
da giovedì 26 a domenica 29 marzo 2026
Dall’antichità fino a oggi i termini natura e naturale ricorrono costantemente nel discorso giuridico, politico, scientifico, culturale, religioso e assumono significati e valori anche molto diversi tra loro. Cosa si intende quando si usano quei riferimenti nel discorso pubblico? Cosa si intende quando si parla di confini naturali, famiglie naturali, cibi naturali, ruoli di genere naturali, ambienti naturali?
Nel tempo, attorno a queste parole la discussione si è spesso fatta molto accesa, perché si tratta di termini che tendono a muovere una riflessione sui principi, sulle responsabilità e sui limiti delle scelte individuali e collettive. Citando il naturale, si cerca di ancorare le proprie decisioni a valori e significati fissi, sottratti al cambiamento, alla discrezionalità e alla responsabilità delle scelte individuali e collettive.
Nei lunghi secoli del colonialismo, riferirsi alla natura è servito a legittimare la schiavitù e poi a determinare il ruolo sociale e politico della razza. Dalle origini della pratica religiosa, il naturale è stato un riferimento importante per definire le forme morali e giuridiche della famiglia. E ancora, guardando a natura e naturale si è costruita una critica ai cambiamenti nel rapporto con l’ambiente, dalla coltivazione agricola all’alimentazione, all’impatto sul territorio e sulla salute degli esseri viventi. Nell’arte e nella letteratura, il naturale è stato
un richiamo altrettanto forte per orientare le forme e i contenuti della rappresentazione.
Interrogarsi sull’uso di questi termini in una prospettiva storica lunga può aiutarci a mettere a fuoco il senso complesso e cangiante che il riferimento alla natura o alla sua assenza può assumere.
Gli incontri con artisti, atelieristi, studiosi e grandi protagonisti del mondo della cultura sono pensati in senso multidisciplinare e interattivo, per coinvolgere anche gli studenti in un dialogo costruttivo. Storia, ma anche scienze, tecnologia, geopolitica, economia, arte, letteratura, teatro: un programma dinamico a misura di studenti.