Telmo Pievani ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche all’Università di Padova, dove insegna anche Antropologia e Bioetica. È Socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, Socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino, Socio non residente dell’Accademia Olimpica di Vicenza. Dal 2015 è vice-Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica.
Filosofo, storico della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza. Alcuni di questi volumi sono tradotti o in corso di traduzione in lingue straniere, fra le quali inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, cinese, coreano. Fa parte del Comitato Etico e del Comitato Scientifico della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze. Membro del Direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia, fa parte dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali come “Evolutionary Biology ” e “Evolution: Education and Outreach”. Dal 2014 fa parte dell’ Editorial Board dei “Rendiconti Lincei per le Scienze Fisiche e Naturali”. È direttore di “Pikaia”, il portale italiano dell’evoluzione.
Dal 2016 è Delegato del Rettore per la Comunicazione Istituzionale dell’Università degli Studi di Padova. Dal 2017 è Presidente della SIBE – Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. È socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, per la classe di Scienze, socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino per la classe di Scienze, socio non residente dell’Accademia Olimpica di Vicenza, per la classe di Scienza e Tecnica.
Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri.
Una scienza della storia
L’evoluzione è una scienza storica. Deve ricostruire concatenazioni plausibili di eventi accaduti in un passato molto lontano, ma nemmeno troppo. Per farlo, adotta un paradigma indiziario e interdisciplinare. L’evoluzione in un certo senso è la storia prima della storia, ma quel “prima” non è una preparazione, è piuttosto un’esplorazione di possibilità alternative. Come in ogni narrazione del passato, sono in agguato le tentazioni del potere e le illusioni prospettiche della nostra mente: ricostruire il passato per giustificare il presente; vedere nell’evoluzione una marcia di progresso; pensare (o sperare) che Homo sapiens sia l’apice di un’evoluzione necessaria. Per smontare questi fraintendimenti occorre una narrazione alternativa: quella della contingenza storica e della pluralità dei mondi umani del passato.
venerdì 1 aprile, ore 18 Sala del Maggior Consiglio
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