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Fondazione Palazzo Ducale Genova

All’interno del parco ottocentesco di Villetta Di Negro, sorge un edificio in perfetto stile razionalista, appositamente progettato per custodire la collezione donata alla città di Genova da Edoardo Chiossone. Abilissimo incisore genovese, Chiossone è noto per aver progettato le prime banconote e carte valori giapponesi, e aver raccolto la più importante collezione di arte giapponese in Italia. Il museo ospita grandi sculture buddhiste in legno e bronzo, armi e armature; reperti archeologici e maschere teatrali, porcellane e lacche. Eccezionali dipinti e stampe xilografiche ukiyo-e sono esposte durante le mostre temporanee.

Progetti a cura dei Servizi Educativi e Culturali di Palazzo Ducale


Percorsi di visita partecipati

Le collezioni dei musei offrono lo spunto per una visita in dialogo, in cui le opere esposte vengono lette nella loro specificità e nella relazione con il contesto in cui sono nate.
Le classi sono successivamente coinvolte in un ragionamento di gruppo volto a individuare le relazioni tra le opere del passato e la nostra contemporaneità.

Durata 1h
Scuola primaria e secondaria e università


Percorso + breve laboratorio

L’universo in un tratto

Dopo un percorso nelle sale del museo, un laboratorio in cui alcune elementi naturalistici rappresentativi dell’iconografia orientale, come il bambù e il fiore del ciliegio, verranno realizzati con semplici segni della pittura sumi-e, tecnica pittorica che prevede l’utilizzo dell’inchiostro nero puro e l’aggiunta graduale di acqua per ottenere tutta la gamma delle sfumature del grigio. La tecnica si basa sulla stretta connessione tra delicatezza del gesto, essenzialità del tratto, postura del corpo, leggerezza del tratto e ritmo del respiro, tutti caratteri tipici della cultura giapponese.

Scuola infanzia, primaria e secondaria di I e II grado

Kiwame, il sigillo del censore

A partire dal 1700 in Giappone furono emesse numerose riforme volte a tenere sotto controllo l’esuberante ceto medio dei mercanti e limitarne la libera espressione attraverso leggi censorie, in particolare nell’editoria e nella produzione di stampe xilografiche ukiyo-e. Furono banditi libri di satira e con riferimenti alla politica e fu inserito l’obbligo di apporre il sigillo del censore (Kiwame) su ogni stampa prodotta, assieme al nome dell’autore e dell’editore. In seguito, furono banditi i
kabuki, delle cortigiane e delle geisha, poiché si riteneva che influenzassero negativamente i costumi giapponesi.
Ma gli artisti hanno saputo sviluppare mezzi di espressione alternativi, come rappresentare gli attori kabuki come fossero animali. Un affascinante percorso al museo, seguito da un breve momento di laboratorio.

Scuola primaria e secondaria di I grado

Mostri di carta

Le maschere, presenti in ogni cultura, ci conducono in mondi affascinanti e misteriosi, sia in Oriente che in Occidente. Nel nostro laboratorio, inizieremo osservando attentamente le maschere della collezione, per poi esplorare la mitologia giapponese, concentrandoci sugli Yōkai, spiriti e mostri del folklore, rappresentati nell’arte e nel teatro, che riflettono le diverse emozioni umane. Queste figure mitologiche saranno la nostra fonte di ispirazione. Guidati da uno scenografo e costumista, ogni partecipante potrà dare vita a maschere uniche, trasformando la carta in opere che esprimono emozioni attraverso forme, volumi e colori

Scuola primaria e secondaria di I grado

Dialoghi a distanza

Un percorso partecipato che, prendendo spunto da alcune delle opere della straordinaria collezione di Edoardo Chiossone, stimola il dialogo e l’espressione di punti di vista personali su tematiche sensibili della contemporaneità, dalla moda ai modelli familiari, dai riti collettivi agli spazi privati dell’abitare, dal rapporto con l’ambiente alle dinamiche di relazione sociale, mettendo a confronto i modelli occidentali con quelli del Giappone, ieri e oggi.

Scuola primaria e secondaria di I e II grado


Info e Contatti

prenotazioniscuole@palazzoducale.genova.it – didattica@palazzoducale.genova.it – telefono 010 8171604 (martedì e giovedì, ore 11-13; mercoledì e venerdì, ore 14-16)