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Fondazione Palazzo Ducale Genova

Cosa leggono (e guardano) i mafiosi?
domenica 17 marzo 2024 ore 14, Archivio Storico

I mafiosi, come noi, leggono libri e guardano film. Quale è il loro orizzonte letterario e cinematografico?

In questo intervento ricostruisco i gusti dei grandi esponenti della criminalità organizzata mondiale, in particolare della mafia siciliana, italo-americana e russa, e dei narcos sudamericani.

Vi sono almeno due ragioni che guidano le scelte di film e opere letterarie. Da una parte i mafiosi imparano dai testi che leggono: da essi raccolgono suggerimenti “tecnici”  per commettere omicidi, frodi e stratagemmi per evitare di essere arrestati. Dall’altra i mafiosi imitano espressioni, modi di vestire e atteggiamenti visti sullo schermo o nelle pagine dei libri per far si’ che il grande pubblico possa poi riconoscere loro come i ‘veri mafiosi’. Infine, mostrerò come i mafiosi preferiscono libri e film tendenzialmente agiografici, ma se l’agiografia è esagerata le opere non saranno memorabili. Il caso più eclatante di un film allo stesso agiografico e artistico è quello de Il Padrino


Federico Varese è attualmente professeur des universités a Sciences Po, Paris, e Senior Research Fellow del Nuffield College, Oxford e direttore de Extra-Legal Institiute, Oxford University.

È autore di The Russian Mafia (Oxford University Press 2001), Mafie in movimento (Einaudi 2011), Vita di mafia (Einaudi 2017) e La Russia in quattro criminali (Einaudi 2022 e Polity 2024), oltre a numerosi saggi accademici. I suoi libri hanno vinto premi e sono apparsi in dieci lingue.

Ha diretto la rivista «Global Crime» e scritto per il «New York Times» e il «Times» di Londra. Collabora con il «Times Literary Supplement» e «la Repubblica». Nel 2021 ha anche ottenuto un Advance Grant dall’European Research Council per un progetto di studio sulla criminalità organizzata, della durata di cinque anni. 


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