Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
presentazione del libro Medioevo marinaro. Prendere il mare nell’Italia medievale
in dialogo con Serena Bertolucci
venerdì 9 aprile 2021 ore 18.30, canale YouTube di Palazzo Ducale
Navigare necesse est; vivere non necesse. Secondo Plutarco, con queste parole, Pompeo avrebbe incitato i propri marinai a prendere il mare alla volta del porto di Roma senza curarsi del cattivo tempo, così da fornire all’Urbe il grano necessario. Tale espressione incarna una delle caratteristiche del viaggio in genere, e del viaggio per mare in particolare: l’impellenza del dinamismo, la necessità di prendere il largo, di guardare avanti; possibilmente, senza perdere la rotta. Navigare, dunque, per esplorare, conoscere, commerciare, conquistare, difendere. È quanto l’uomo tenta di fare da sempre; tanto più in quel lungo millennio medievale solitamente descritto come popolato castelli, abbazie e città turrite, e, dunque, di cavalieri, contadini, crociati, monaci e lignaggi familiari. Eppure, il “Medioevo” non era solo questo. La narrazione tradizionale ha, spesso, evitato di contemplarne l’anima marittima, imprescindibile per tratteggiarne i contorni. Cosa voleva dire, nel corso di quei mille anni, prendere il mare? Quali, i segreti della costruzione navale, della navigazione, della guerra sul mare? Quale, la condizione degli equipaggi? Questo libro tenta di scardinare la narrazione tradizionale d’un Medioevo terrigeno, ponendoci a contatto con la materialità del viaggio per mare. Ci soffermeremo sulla navigazione nell’ampio bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo alla penisola italiana e, dunque, alle sue realtà marittime. Cercheremo di seguire la corrente, passeggiando a fianco alla gente di mare, osservando il naviglio e le sue caratteristiche, imbarcandoci sul primo bastimento disponibile, imparando i rudimenti della navigazione, apprendendo a difenderci in caso d’attacco, aspirando, infine, a oltrepassare i limiti del mondo conosciuto. E ciò, con lo scopo di tratteggiare i contorni d’un Medioevo diverso: eminentemente marinaro, marittimo e navale. Che larga parte ha avuto nella costruzione concettuale del nostro Occidente.
Antonio Musarra insegna Storia medievale presso Sapienza Università di Roma. Fellow di Harvard, si occupa di storia del Mediterraneo medievale, con particolare riguardo alla storia della crociata e dell’Oriente latino, alla storia della navigazione e della guerra navale, alla storia del viaggio e del pellegrinaggio, alla storia del francescanesimo e del minoritismo e alla storia politica, economica e sociale delle città italiane nel Medioevo, con particolare riguardo a Genova.