Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.
Fondazione Palazzo Ducale Genova
Marina D’Amelia ha insegnato Storia Moderna all’Università degli Studi La Sapienza di Roma. Nel corso degli anni ha intrecciato indagini di consolidato interesse nella tradizione degli studi storici come la storia dei consumi, dei linguaggi politici, della corruzione e della giustizia nell’ancien régime, a questioni più nuove come la storia della famiglia, delle donne, delle emozioni e degli stereotipi. Muovendosi con una certa libertà dal Cinquecento all’Ottocento e Novecento, a cavallo tra la storia sociale e la storia culturale, si è quindi occupata della violenza e dell’alfabetizzazione femminile, dellaStoria della Maternità (Laterza Editore 1997) e dello stereotipo del mammismo nella società italiana (La Mamma, Il Mulino 2005) . Ha partecipato a numerosi gruppi di ricerca italiani e europei. E’ stata tra le fondatrici e redattrici nel 1981 del quadrimestrale “Memoria. Rivista di storia delle donne” e fondatrice anche della Società Italiana delle storiche (SIS) di cui è attualmente membro del Direttivo.
Simona Feci ha studiato a Roma, svolto un dottorato di ricerca in Storia delle donne e dell’identità di genere all’università di Napoli L’Orientale, e insegna Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Palermo. Fa parte della Società italiana delle storiche dal 1993 e ne è l’attuale presidente (2016-2020). Nelle sue ricerche si è occupata di storia della giustizia, di storia delle donne in età moderna con particolare attenzione ai diritti proprietari e alla capacità di agire, di storia della violenza coniugale e domestica. Tra le sue pubblicazioni: Pesci fuor d’acqua. Donne a Roma in età moderna: diritti e patrimoni (Roma, Viella, 2004) e, con Laura Schettini, ha curato La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secc. XVI-XXI) (Roma, Viella, 2017).
Silvia Salvatici è docente di Storia contemporanea presso l’Università di Milano. É stata Honorary Research Fellow alla School of History, Classics and Archeology del Birkbeck College, Associate Research Fellow presso l’Italian Academy at Columbia University (New York) e Fernand Braudel Senior Fellow presso il Department of History and Civilization dello European University Institute (Firenze). Ha inoltre coordinato un programma dell’International Organization for Migration (Ginevra) dedicato alla creazione di un archivio della memoria della guerra del Kosovo. Ha tenuto cicli di lezioni per l’Oral History Summer Institute della Columbia University, per l’International Trauma Studies Program della New York University, per la Saint Joseph University in Beirut. É stata inoltre Susan Currier Visiting Professor for Teaching Excellence al College of Liberal Arts del California Polytechnic State University. È condirettrice di «Contemporanea. Rivista dell’800 e del ‘900», è una componente del Consiglio scientifico dell’Istituto Parri (già Insmli) e fa parte della Società italiana delle storiche. Ha fatto parte del comitato scientifico del programma di Rai Cultura Il tempo e la storia ed ha attualmente lo stesso incarico per il programma Passato e Presente.
Con occhi diversi. La storia delle donne
A cura della Società Italiana delle Storiche
Dagli anni Settanta ad oggi la storia delle donne ha compiuto un lungo percorso, con l’intento di introdurre i soggetti femminili nelle ricostruzioni del passato e dare loro una visibilità a lungo misconosciuta. Questa operazione ha permesso di elaborare un diverso racconto della storia – fondato sull’inclusione di uomini e donne e sull’analisi delle loro relazioni – e nuove formulazioni delle narrazioni generali. Quali sono gli strumenti di indagine introdotti dalle storiche? E quali i caratteri fondamentali della narrazione storica che emerge dalle loro ricerche? L’incontro prenderà le mosse da questi interrogativi, portando esempi su alcuni temi specifici quali la violenza e la guerra, la famiglia e i rapporti di potere, le migrazioni.