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Speciale La Storia in Piazza
Venerdì 11 aprile |
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Per tutto il programma: www.lastoriainpiazza.it
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ore 17
Sala del Maggior Consiglio
Nutrire il corpo, nutrire l'anima
Con Vito Mancuso
Perché tutte le tradizioni spirituali dell'umanità assegnano da sempre una grande importanza alla cura dell'alimentazione? Perché (molto prima di Feuerbach) hanno sempre saputo che l'uomo è anche ciò che mangia? Analizzando lo stretto rapporto tra dimensione materiale e dimensione spirituale del nostro esistere, Vito Mancuso, tra i più noti teologi italiani, richiama la necessità di una prassi ecologica di liberazione anche nel rapporto con il cibo.
Partecipa Gerardo Cunico |
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ore 17
Archivio Storico
Prima della rivoluzione industriale. Campagne e città
Con Paolo Malanima
ll consumo di beni alimentari nell'Europa preindustriale era soggetto a cambiamenti rilevanti sia da un anno all'altro sia da un secolo all'altro e il cibo costituiva gran parte della spesa delle famiglie. Paolo Malanima, storico dell'economia, è docente presso l'Università di Catanzaro. Tra i suoi libri: Le energie degli italiani. Due secoli di storia (Bruno Mondadori, 2013).
Partecipa Giovanni Assereto
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ore 18
Sala del Maggior Consiglio
Il cibo nell'evoluzione dell'uomo
Con Francesco Cavalli Sforza
La dieta umana è cambiata profondamente in due milioni di anni. Il cibo ha promosso la nostra evoluzione. Talvolta l'ha ostacolata, talaltra l'ha orientata. Un viaggio nel tempo e nel nutrimento raccontato da Francesco Cavalli Sforza, autore e regista, docente di Introduzione all'antropologia culturale presso la Facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele, Milano. Tra le sue ultime pubblicazioni, in collaborazione con il padre Luca, genetista, Chi siamo. La storia della diversità umana (Codice, Torino 2013).
Partecipa Antonio Gibelli
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ore 21
Sala del Maggior Consiglio
La cena improvvisata. Jazz q.b.
A cura dell'Associazione Culturale Gezmataz
Quattro musicisti per una "degustazione" di sonorità tradizionali e contemporanee, alla riscoperta dei sapori della musica italiana e internazionale. Gli ingredienti sono semplici e genuini:
180 gr di voce,
160 gr di pianoforte,
4 cucchiai di chitarra
un pizzico di percussioni e una spolverata di elettronica.
In un contenitore capiente, setacciare la voce di Maria Pia De Vito fino a ottenere, al posto delle parole, note calde, sillabe sussurrate. Mescolando, aggiungere il pianoforte di Rita Marcotulli e la chitarra di Marco Tindiglia. Riscaldare il pubblico e, infine, amalgamare il tutto con le percussioni e l'elettronica di Michele Rabbia. Il programma ricalca l'andamento di una cena. La locandina, un menù; i pezzi, le portate. Niente di pretenzioso, è la "cucina" di un jazz club. Qualche assaggio per cominciare, per rompere il ghiaccio, un paio di brani corposi per scaldare l'atmosfera, per poi proseguire, tra ritmi incalzanti e sonorità più delicate, alla scoperta del jazz contemporaneo. |
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ore 9.30
Sala del Maggior Consiglio
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Il pane quotidiano nella storia
Donald Sassoon incontra gli studenti
Tre processi globali hanno modificato il nostro cibo quotidiano: l'invenzione dell'agricoltura e della pastorizia che ci permise di diventare sedentari e costruire villaggi e città, la scoperta nel Nuovo Mondo di nuovi cibi di straordinaria importanza, la rivoluzione tecnologica che ci permette, in teoria, di nutrire tutti i sette miliardi di esseri umani. Essere sazi e avere cibo in abbondanza è una conquista recente ma ci sono ancora centinaia di milioni di persone sotto-alimentate.
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ore 10.30
Archivio Storico
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A cena con gli antichi e i moderni
con Maurice Aymard e Mireille Corbier
Un dialogo a due voci sulle differenze, sia pratiche che simboliche del cenare tra i romani dell'antichità e i "moderni" del 600 e del 700. Mireille Corbier dirige L'année épigraphique oltre ad essere directrice de recherche al Centre National de la Recherche Scientifique. Maurice Aymard, specialista, tra l'altro di questioni di storia alimentare, è directeur d'études a l'École des Hautes Études en Sciences Sociales.
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ore 11.00
Sala del Maggior Consiglio
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Cuciniamoci il futuro. Ricette per convivere
Spettacolo di teatro musicale
Festival e Compagnia SUQ.
Da un' idea di Carla Peirolero. Spettacolo ispirato a scritti di Chef Kumalé, Clara Sereni, Leo Hickman, Isabel Allende, Nico Orengo. Ccon Carla Peirolero e l'Orchestra Bailam.
Franco Minelli (chitarrae oud), Roberto Piga (violino),Tommaso Rolando (contrabbasso), Edmondo Romano (fiati), Luciano Ventriglia (percussioni), e con interventi cantati di Mirna Kassis, Laura Parodi. Con la partecipazione di Chef Kumalè.
Voci, storie, canzoni, ricette per raccontare come il cibo sia simbolo dell'incontro e del dialogo tra culture, e di come viva di contaminazioni e si arricchisca nello scambio e nel confronto.
Di come sappia unire pensieri diversi intorno ad un tavolo dove la parola condivisione assume un significato concreto e reale, ci scopre curiosi e interessati all'Altro.
E' quanto ha saputo esprimere in questi anni il Festival SUQ di Genova, che attraverso anche la cultura del cibo ha promosso la conoscenza di altri mondi, insieme a quella di altri sapori.
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ore 11.30
Sala Liguria Spazio Aperto
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Crudo e cotto. Dalla biologia alla cultura
con Antonio Guerci
Mangiare è compiere un atto biologico ma è anche integrarsi in un luogo sociale saturo di parole, di simboli, di metafore, di regole esplicite e di evidenze implicite in realtà rigidamente costruite da una cultura, una società, un'epoca. Ne parla un grande antropologo come Antonio Guerci, docente a Genova, Vice-Presidente della Société Européenne d'Ethnopharmacologie, Strasburgo, Expert Adviser della Chinese University of Hong Kong.
Partecipa Giovanna Parodi da Passano |
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ore 11.30
Sala Trionfo - Teatro della Tosse
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Patata e mais. Il nostro debito con il "Nuovo Mondo"
con Marc De Ferrière Le Vayer e Roberto Finzi
Tra i doni piu preziosi che arrivano dal Nuovo Mondo ci sono la patata e il granoturco, divenuti cibi mondiali nel corso degli ultimi due secoli. Due grandi esperti ne discutono con noi, Marc de Ferrière, autore di Saga de la pomme de terre, 2008, e docente all'Università di Tours e Roberto Finzi, professore di Storia economica all'università di Bologna e autore di "Sazia assai ma dà poco fiato". Il mais nell'economia e nella vita rurale italiane (Clueb 2009) |
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ore 16.00
Sala Camino
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Chanoyu, la cerimonia del tè nella tradizione
giapponese. Estetica, filosofia, rituale.
con Alberto De Simone
Profondamente ispirata ai principi filosofici ed estetici dello Zen,
la cerimonia del tè è una vera e propria disciplina rituale, una via per la ricerca spirituale e lo sviluppo interiore. Alberto de Simone è direttore del Dipartimento di Studi Asiatici del CELSO di Genova e insegna alla Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa-Università di Rimini/Urbino |
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ore 16.00
Archivio Storico
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La convivialità, l'eros, il dono. Intorno al Decameron
e alle tavole di Botticelli.
con Giorgio Bertone
La novella del Decameron di Nastagio degli Onesti (Dec., V, 8)
nella versione letteraria del Boccaccio e nella trasposizione pittorica di Botticelli per spiegare il valore simbolico del cibo e i suoi legami con l'Eros e la forma antropologica del "dono". Giorgio Bertone è docente di Letteratura Italiana all'Università di Genova. Tra i suoi ultimi libri: la curatela di Racconti di vento e di mare, Einaudi, 2011; Open Blog. Che fare della letteratura italiana nell'èra globale, Interlinea, 2013.
Partecipa Luigi Surdich |
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ore 19.00
Sala Liguria Spazio Aperto
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Arance zucche e semi di papavero: Natura morta di Jan Roos
con Margherita Priarone
Tre importanti dipinti provenienti dalle collezioni dei Musei di Strada Nuova - La cuoca di Bernardo Strozzi, Natura morta di Jan Roos e Natura morta di Cristoforo Munari - a Palazzo Ducale in occasione de la Storia in Piazza.Margherita Priarone, conservatore dei Musei di Strada Nuova di Genova illusterà l'opera di Jan Roos |
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ore 9.00 e 10.30
Sala Liguria Spazio Aperto
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Produzioni locali tra storia e ambiente
A cura del Laboratorio di archeologia e storia ambientale (LASA), Dipartimento di Antichità Filosofia e Storia (DAFIST), Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) - Università degli Studi di Genova.
Coordinamento del progetto : Claudia Parola.
Le produzioni locali sono diventate oggetto di interesse per la ricerca storica, geografica ed ambientale grazie alla loro duplice valenza: possono essere riconosciute come "beni culturali", per le relazioni storiche che detengono con saperi e pratiche locali, e come "beni ambientali" poiché il loro ciclo di produzione svolge, ed ha svolto nel tempo, una precisa funzione di attivazione delle risorse ambientali.
In diversi progetti del Laboratorio di archeologia e storia ambientale, grazie allo studio analitico dei legami col luogo, sono stati considerati possibili indicatori delle condizioni ambientali per contribuire alla definizione del contenuto storico del paesaggio rurale.
Due laboratori di archeologia e storia ambientale. Primo incontro: I tempi del cibo tra piante domestiche e selvatiche con Raffaella Bruzzone, Claudia Parola, Valentina Pescini. L'anno internazionale dell'agricoltura familiare proclamato dalla FAO pone in risalto il valore ed il potenziale delle produzioni locali. In questo contesto verrà approfondito il significato che le pratiche locali, e le loro variazioni nel tempo, assumono da diversi punti di vista: culturale, sociale e ambientale.
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ore 12.00
Cortile Maggiore, Informagiovani
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Cibo ristretto. L'alimentazione in carcere
Con Salvatore Mazzeo, direttore della Casa circondariale di Marassi, Nadia
Gherardi, insegnante di cucina, un cuoco della Casa circondariale di Marassi,
da un'idea di Emanuele Canepa, responsabile Biblioteca Civica Guerrazzi. |
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ore 16.00
Sala Liguria Spazio Aperto
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Stokke mon amour
di Sergio Di Paolo
Via del Campo Edizioni 2013, con Giacomo Revelli |
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ore 17.00
Sala del Maggior Consiglio
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Perle ai porci di Maurizio Sentieri
Sagep 2012 |
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ore 18.00
Sala del Maggior Consiglio
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I frutti della memoria di Federica Riva
Pentagora 2013, con Chiara Pieri |
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ore 9.00 e 10.30
Sala Liguria Spazio Aperto
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Produzioni locali tra storia e ambiente
A cura del Laboratorio di archeologia e storia ambientale (LASA), Dipartimento di Antichità Filosofia e Storia (DAFIST), Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) - Università degli Studi di Genova.
Coordinamento del progetto : Claudia Parola.
Le produzioni locali sono diventate oggetto di interesse per la ricerca storica, geografica ed ambientale grazie alla loro duplice valenza: possono essere riconosciute come "beni culturali", per le relazioni storiche che detengono con saperi e pratiche locali, e come "beni ambientali" poiché il loro ciclo di produzione svolge, ed ha svolto nel tempo, una precisa funzione di attivazione delle risorse ambientali.
In diversi progetti del Laboratorio di archeologia e storia ambientale, grazie allo studio analitico dei legami col luogo, sono stati considerati possibili indicatori delle condizioni ambientali per contribuire alla definizione del contenuto storico del paesaggio rurale.
Due laboratori di archeologia e storia ambientale. Primo incontro: I tempi del cibo tra piante domestiche e selvatiche con Raffaella Bruzzone, Claudia Parola, Valentina Pescini. L'anno internazionale dell'agricoltura familiare proclamato dalla FAO pone in risalto il valore ed il potenziale delle produzioni locali. In questo contesto verrà approfondito il significato che le pratiche locali, e le loro variazioni nel tempo, assumono da diversi punti di vista: culturale, sociale e ambientale.
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Dal 10 aprile al 13 luglio
A TAVOLA CON I PATRIARCHI
Divagazioni iconografiche sul cibo nella Genesi
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
A cura di Piero Boccardo
Attraverso dipinti, disegni, incisioni, libri e maioliche pressoché tutte pertinenti le raccolte dei Musei di Strada Nuova, la mostra - fino al 13 luglio - si focalizza su alcuni aspetti dell'alimentazione nell'ambito del primo libro della Bibbia: la Genesi. Un testo che costituisce uno dei più antichi racconti delle vicende dell'umanità, utilizzato per attirare l'attenzione sul rapporto tra uomo e cibo: la mela come frutto proibito, la natura assai povera delle preparazioni gastronomiche di un popolo dedito alla pastorizia, e il valore simbolico di alcuni alimenti.
La mostra è visitabile con il biglietto dei Musei di Strada Nuova, www.museidigenova.it
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Dal 10 al 27 aprile 2014
LA CUCINA FUTURISTA
Contro la pastasciutta passatista:
pranzo oltranzista - dinamico – aeropittorico in carlinga
Cortile Maggiore – Spazio 46 rosso
A cura di Matteo Fochessati
La mostra, curata da Matteo Fochessati, presenta - attraverso dipinti, disegni, stampe, documenti e fotografie, provenienti dagli archivi della Wolfsoniana e da collezioni private - i principali caratteri culturali ed estetici di una tra le più suggestive espressioni del progetto di "ricostruzione futurista dell'universo". Autore nel 1930 del Manifesto della cucina futurista e nel 1932, insieme a Fillia, del volume La cucina futurista, Filippo Tommaso Marinetti, improntò inizialmente la sua azione di svecchiamento dell'arte culinaria attraverso una feroce polemica contro la pastasciutta, da lui considerata "vivanda passatista" e "assurda religione gastronomica italiana".
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Dal 10 aprile al 4 maggio 2014
LA SPOON RIVER CONTADINA
Omaggio a Nuto Revelli
Fotografie di Paola Agosti e Bruno Murialdo
Loggia degli Abati
Le immagini scelte ritraggono personaggi che hanno interagito con Nuto Revelli negli anni in cui lavorava ai libri Il mondo dei vinti e L'anello forte. Il pregio di queste immagini è il contesto nel quale sono nate. All'epoca si stava radicando il mito letterario delle Langhe e gli stessi abitanti apparivano disorientati tra il "prima" e il "dopo", erano a metà del guado tra un modo tradizionale di vivere e il progresso che modificava anche le loro esistenze. Ogni scatto racchiude una storia, vicende di sradicamento, di solitudine, autentiche, come "vere" erano le persone che si avvicinavano in quegli anni. In collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli.
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Dal 10 aprile al 4 maggio 2014
1936 – USA. Fuga dalla fame
Immagini della Farm Security Administration
Loggia degli Abati
Scattate fra il 1935 e il 1940, le foto di questa mostra testimoniano del dramma delle campagne negli Stati Uniti della Grande Crisi. La "terra dell'abbondanza" diventa la terra della "fame nera". Le foto sono commissionate dalla Resettlement Agency che dal 1937 si chiama Farm Security Administration (FSA). E' uno dei tanti progetti creati dal New Deal, il piano di riforma del presidente Franklin Delano Roosevelt. La sua missione è riassunta nella "S" del nome: "sicurezza". E' la "sicurezza" promessa dallo stato al mondo rurale mediante aiuti alle famiglie. Ma per ottenere i finanziamenti servono alla FSA prove tangibili sulle condizioni reali di vita della gente. Per questo Roy Stryker, capo ufficio informazione dell'agenzia, assume una squadra di fotografi. Ci sono, fra gli altri, Dorothea Lange, Walker Evans, Russell Lee, Ben Shahn. In mostra una selezione di fotografie tratte dalla Library of Congress di Washington.
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10 aprile - 14 settembre 2014
Tomas Saraceno
Iridescent Planet
Cortile Maggiore
Saraceno presenta un piccolo mondo sospeso iridescente di circa tre metri di diametro, racchiuso dentro una rete di poliestere ancorata alle colonne. Pensato appositamente per l'antico cortile di Palazzo Ducale, il pianeta di Saraceno irradia dalla superficie, costituita da solar foil, una forma di energia cromatica, il cui spettro di colori è celestiale. L'energia solare alimenta la luce interna dell'installazione durante il giorno e nel buio notturno la trasforma in una magia fluttuante. In collaborazione con Pinksummer Contemporary Art |
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dal 10 al 27 aprile
HENRY HARGREAVES
No Seconds, Comfort Food e Fotografia
Sala Dogana
Dopo Venezia e Remagen, arriva a Genova la serie No Seconds, dedicata ai piatti "ultimo desiderio" di famosi condannati a morte americani, abbinata per la prima volta a Frosted Dic Cakes: i volti dei grandi dittatori in uno dei nuovi progetti di contaminazione, anche politica, fra cibo e cultura di massa del giovane talento neozelandese.
Un progetto di Mauro Zardetto |
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Dal 10 aprile al 4 maggio 2014
I TEMPI DEL CIBO
Installazione interattiva di N!03
Sala del Munizioniere
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Un'installazione site specific, di forte impatto visivo negli spazi del Munizioniere, ambiente storicamente utilizzato come magazzino, ove venivano conservate le provviste alimentari del Palazzo.
Il percorso interattivo, pensato per un pubblico eterogeneo e di ogni età, segue l'evoluzione del rapporto dell'uomo con il cibo nel corso della storia attraverso un racconto fatto di immagini, oggetti e suggestioni cinematografiche. A cura dei Servizi Educativi di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Allestimento a cura di N!03, studio di produzione video e multimediale, vincitore nel 2011 del Compasso d'oro nella categoria Exhibition Design.
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Dal 10 al 27 aprile 2014
LE PIAZZE DEL CIBO
Loggiato minore
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Un occhio ai mercati genovesi: i colori del cibo, gli spazi dimenticati e quelli che vediamo tutti i giorni ma non abbiamo mai guardato, perché vetrate, pilastri e finestre scompaiono al nostro sguardo, concentrato sui banchi. Il viaggio della Scuola di Fotografia dello Studio Leoni, esplora i mercati genovesi e racconta anche particolari "invisibili", un percorso dentro ai mercati per sentirne le voci, i rumori e rievocarne gli odori.
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Dal 10 al 13 aprile 2014
Gianni Berengo Gardin
Storie di un fotografo
Sottoporticato
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In occasione della "La Storia in Piazza. I tempi del cibo" è possibile visitare la mostra Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo con biglietto ridotto a € 9. La mostra prosegue fino all'8 giugno.
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Genova Palazzo Ducale
Fondazione per la Cultura
Piazza Matteotti 9, 16123 Genova
Tel. +390105574065 Fax +390105574001
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I dati personali sono trattati ai sensi del 13 D.Lgs. 30 giugno
2003, n.196. Genova Palazzo Ducale Fondazione
per la Culturali utilizza esclusivamente nella misura indispensabile
per il completo espletamento del servizio.
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