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Speciale La Storia in Piazza di sera |
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In attesa di entrare nel vivo dei quattro giorni de La Storia in Piazza anticipiamo il programma dei concerti e degli spettacoli serali a partire dall'anteprima, la lectio di Philippe Daverio, per proseguire poi con la serata dedicata al cinema, il grande jazz e l'omaggio a Piero Camporesi con Angela Finocchiaro e Vladimir Denissenkov. Per tutto il programma: www.lastoriainpiazza.it
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ore 21
Sala del Maggior Consiglio
Il gusto della Cultura
Lectio di Philippe Daverio
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L'istrionico conduttore televisivo e storico dell'arte si confronta con binomio cultura e gusto
perché "la storia dell'arte - dice Daverio - è molto spesso la storia delle evoluzioni linguistiche
delle arti, che è una storia sostanzialmente tecnica e pedagogica.
La storia del gusto invece coinvolge tutti, ci permette sempre di mescolare varie linee, ed è
molto vicina all'antropologia. La storia del gusto, insomma, è la storia degli esseri umani". |
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ore 21
Sala del Minor Consiglio
Il cibo al cinema
Con Geoffrey Nowell-Smith
Non solo La grande abbuffata o Il pranzo di Babette. George Nowell-Smith,
docente di Storia del Cinema al Queen Mary dell'Università di Londra, autore di The Oxford History of World Cinema (Oxford University Press, 1996) racconta, con citazioni visive di film dal 1895 in poi, come tutto quello che rende il cibo centrale nella vita umana - sopravvivenza, crescita, piaceri del gusto, convivialità, affermazione di identità - trova rappresentazione nel cinema. |
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dalle ore 22
Sala del Minor Consiglio
Golosi di cinema
Maratona di cortometraggi sul cibo
Come di consueto, la rassegna cinematografica de La Storia in Piazza partirà la sera per concludersi a notte inoltrata.
Il cibo non è solo il carburante del corpo ma anche delle relazioni e simbolo di identità culturale. Il cibo è un potente strumento di comunicazione. I cortometraggi proposti esplorano le potenzialità del cibo come motore di una storia. A tavola nascono e muoiono tante storie d'amore, si consolidano i rapporti familiari, le tradizioni. A volte il cibo che mangiamo è stato raccolto da uomini e donne sfruttati e violentati nei loro diritti, a volte il cibo diventa simbolo di uno stato sociale, una manifestazione di potere o una scelta di campo. "Il corto è in tavola". Tra i film in programma Di là dal vetro di Andrea Di Bari, protagonisti Isa Danieli e un eccezionale Erri De Luca per la prima volta nelle vesti di attore, Il principe di Matteo Albano con Sergio Fiorentini (volto noto di cinema e TV e doppiatore tra gli altri di Gene Hackman, Mel Brooks, Danny DeVito), Al servizio del cliente di Giuseppe Tufarulo con Francesco Mandelli (conduttore MTV, attore tra l'altro de I soliti idioti). A cura di Genova Film Festival.
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ore 21
Sala del Maggior Consiglio
La cena improvvisata
Jazz q.b.
Quattro musicisti per una "degustazione" di sonorità tradizionali e contemporanee, alla riscoperta dei sapori della musica italiana e internazionale. Gli ingredienti sono semplici e genuini:
180 gr di voce,
160 gr di pianoforte,
4 cucchiai di chitarra
un pizzico di percussioni e una spolverata di elettronica.
In un contenitore capiente, setacciare la voce di Maria Pia De Vito fino a ottenere, al posto delle parole, note calde, sillabe sussurrate. Mescolando, aggiungere il pianoforte di Rita Marcotulli e la chitarra di Marco Tindiglia. Riscaldare il pubblico e, infine, amalgamare il tutto con le percussioni e l'elettronica di Michele Rabbia. Il programma ricalca l'andamento di una cena. La locandina, un menù; i pezzi, le portate. Niente di pretenzioso, è la "cucina" di un jazz club. Qualche assaggio per cominciare, per rompere il ghiaccio, un paio di brani corposi per scaldare l'atmosfera, per poi proseguire, tra ritmi incalzanti e sonorità più delicate, alla scoperta del jazz contemporaneo.
A cura dell'Associazione Culturale Gezmataz. |
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ore 21
Sala del Maggior Consiglio
Il Governo del corpo
dai testi di Piero Camporesi
di Lucia Poli e Ida Bassignano
da un'idea di Aurelia Camporesi
lettura scenica di Angela Finocchiaro
musiche di Vladimir Denissenkov al bajan
immagini, luci e regia Angelo Generali
"Mi sembra che il Tempo sia il protagonista di molti dei miei racconti – scrive Piero Camporesi – anche certe mie riflessioni sulla natura degli elementi semplici: acqua, vino , latte, funghi, formaggio, rientrano nella malinconica constatazione della lunga durata
delle sostanze rispetto all'effimera danza delle generazioni umane".
Quelle sostanze, che attraversano i secoli vengono variamente elaborate nelle varie culture culinarie, diventano i cibi delle mense imbandite dal grande studioso. E le parole che le descrivono, così profonde, analitiche e insieme giocose e fantastiche, appaiono tanto
gustose nel leggerle, che viene voglia di assaporarle proprio come un raffinato cibo per l'anima. Questo spettacolo fa sì che le parole scritte da Piero Camporesi, oltre che sulla pagina, possano vivere anche nel racconto orale e accompagnate da una musica, che essa
stessa si fa racconto, riescano a parlare all'immaginazione dello spettatore.
Produzione Rosaspina, un Teatro e Promo Music. (Credit © Photomovie /Stylaz)
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