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apre alla Wolfsoniana la mostra
Da d'Annunzio all'aeropittura.
Arte e aviazione in Italia dalla Grande Guerra agli anni Trenta
inaugurazione 15 novembre 2013, alle ore 18
Wolfsoniana, via Serra Gropallo 4, Genova Nervi
Oltre all'ottantesimo anniversario della conquista del Nastro Azzurro
da parte del transatlantico Rex, il 2013 è scandito da due
importanti ricorrenze legate al tema del volo: il trionfale arrivo
negli Stati Uniti, nel luglio del 1933, della squadriglia di idrovolanti
guidata da Italo Balbo, in occasione della seconda trasvolata atlantica,
e il 150º anniversario della nascita di Gabriele d'Annunzio, protagonista
durante la prima guerra mondiale di alcune celebri imprese aeronautiche.
È in riferimento a questo contesto che la Wolfsoniana presenta la
mostra Da d'Annunzio all'aeropittura. Arte e aviazione in Italia dalla
Grande Guerra agli anni Trenta, che verrà inaugurata venerdì
15 novembre, alle ore 18.00, da Angelo Berlangieri, Assessore alla Cultura
e Turismo della Regione Liguria, Maria Teresa Orengo, Amministratore unico
della Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo e Lucio Zanon di Valgiurata
La mostra è infatti organizzata in collaborazione con la collezione
Zanon di Valgiurata di Torino ed è curata da Matteo Fochessati e
Gianni Franzone in collaborazione con Chiara Massimello, curatrice della raccolta torinese.
Il percorso espositivo, che intende offrire una prospettiva originale sugli sviluppi
dell'aviazione italiana tra le due guerre mondiali e sul rapporto tra questa e
le arti figurative, nel momento in cui il volo aereo cominciò a configurarsi come
uno degli elementi di modernità per antonomasia, è articolato in quattro sezioni.
- D'Annunzio e il volo. Le esperienze aviatorie di d'Annunzio sono ricordate, oltre che dal
bozzetto di Silvio Bicchi per le decorazioni allegoriche della villa Magni a Canzo, attraverso
il modello del suo aereo e una sua lettera del 14 luglio 1918, proveniente dalla Fondazione
Ansaldo di Genova, all'ingegner Giuseppe Brezzi, in cui il Vate esprime il suo dolore per
la morte improvvisa del capitano Bourlot. Era stato infatti l'ingegner Brezzi, l'anno
precedente, a disegnare per il poeta il famoso biplano SVA, con cui egli compirà
il 9 agosto il celebre raid su Vienna.
- L'industria aeronautica italiana e l'aviazione civile. Vari modelli di aerei -
dall'ambizioso Dornier Do.X del 1929, un colossale idrovolante da 70/100 passeggeri, ai
Savoia Marchetti modelli S74 Millepiedi e SM83 Ala Littoria dei tardi anni Trenta - dialogano
con le vedute degli stabilimenti Caproni a Taliedo raffigurate nelle acqueforti di Carlo
Vitale e con il materiale promozionale per l'Ala Littoria, la prima compagnia aerea di
linea italiana di proprietà statale, fondata il 28 ottobre 1934, che effettuava
servizi postali e di trasporto passeggeri.
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- Le trasvolate atlantiche di Italo Balbo. Le spettacolari imprese del ras di Ferrara -
la prima (1931) in Brasile e la seconda (1933) negli Stati Uniti (Chicago e New York),
conosciuta come Crociera aerea del Decennale poiché doveva commemorare i primi dieci
anni del fascismo al potere - ebbero una risonanza mediatica straordinaria in tutto
il mondo occidentale e diedero al Quadrumviro una tale fama da suscitare l'invidia di
Mussolini. Queste due imprese sono documentate in mostra dai manifesti commemorativi,
realizzati da alcuni tra i più importanti cartellonisti dell'epoca (da Marcello
Dudovich a Umberto Di Lazzaro e Lugi Martinati), dai modelli degli aeroplani utilizzati
- in particolare l'idrovolante Savoia Marchetti S55 - e da alcuni gadget (souvenir,
orologi, calamai, fotografie, giochi per bambini, spartiti musicali) che vennero prodotti
in quell'occasione.
La sezione è completata dai bozzetti per le decorazioni murali e dalle fotografie
degli interni del Ministero dell'Aeronautica a Roma, iniziato nel 1929 dall'architetto
Roberto Marino, e dal dipinto di Enrico Prampolini Aeroritratto simultaneo di Italo
Balbo, realizzato dopo la sua morte ancora oggi misteriosa.
- Aeropittura. La vicende e i diversi indirizzi espressivi dell'aeropittura futurista
degli anni Trenta - il manifesto apparve nel 1929 - sono ripercorsi mettendo a confronto
dipinti e disegni delle due collezioni (tra gli artisti Uberto Bonetti, Alessandro
Bruschetti, Tullio Crali, Mino Delle Site, Giovanni Korompay, Tato). Anche in questo
caso i modelli in legno e in metallo dei più famosi aeroplani civili e militari
dell'epoca contribuiscono a documentare l'evoluzione tecnologica e industriale in
questo specifico settore produttivo dei mezzi di trasporto.
Un posto speciale è dedicato infine al grande bozzetto dell'architetto Virgilio
Marchi per un Palazzo dell'aria (1929) da edificarsi a Roma sulle rive del Tevere,
una risposta in chiave più "lirica", ma anche monumentale e novecentesca, alla
visionarietà metropolitana che aveva contraddistinto le visoni urbanistiche
di Antonio Sant'Elia e di Mario Chiattone.
Con il patrocinio della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, la mostra rientra nel
programma delle iniziative D'Annunzio a Genova. Viaggio ideale nel mondo dell'Immaginifico
per le celebrazioni genovesi del 150º anniversario della nascita di Gabriele d'Annunzio.
Accompagnata da un serie di proposte didattiche per le scuole, l'esposizione
rimarrà aperta fino a lunedì 2 giugno 2014.
Da D'Annunzio all'aeropittura.
Arte e aviazione in Italia dalla Grande Guerra agli anni Trenta
Wolfsoniana, via Serra Gropallo 4, Genova Nervi
16 novembre 2013 – 2 giugno 2014
orari: mercoledì - domenica 10.00 - 18.00; lunedì e martedì chiuso
ingressi: intero € 5, ridotto € 4, scuole € 3
Informazioni e prenotazioni:
tel. 0103231329 – 5761393, info@wolfsoniana.it
www.wolfsoniana.it
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